Chiesa di Dio - Fede Santità Amore (Church Of God)
Questa beatitudine la troviamo anche nel Vangelo di Luca 6:20 e se prendiamo in considerazione solo questo versetto possiamo pensare che i beati erano coloro che erano veramente poveri come i discepoli che avevano lasciato tutto ciò che avevano per seguire Gesù: lavoro, famiglia ecc… In realtà Matteo nel capitolo 5:3 ci fornisce un dettaglio fondamentale cioè BEATI I POVERI IN SPIRITO Essere povero in spirito non significa essere una persona povera a livello economico. Il povero in spirito riconosce che si trova in una condizione di “bancarotta” spirituale (insuccesso), riconosce appunto che si trova in una condizione di fallimento spirituale davanti a Dio, si umilia davanti a Dio a causa dei propri peccati, non confida in se stesso ma in Cristo. Il povero in spirito indica l’umiltà colui che dipende da Dio per la propria salvezza e proprio come umiltà prendendo l’esempio perfetto di Cristo concludo leggendovi con questo passo: "Non fate nulla per spirito di parte o per vanagloria, ma ciascuno, con umiltà, stimi gli altri superiori a se stesso, cercando ciascuno non il proprio interesse, ma {anche} quello degli altri. Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato anche in Cristo Gesù, il quale, pur essendo in forma di Dio, non considerò l’essere uguale a Dio qualcosa a cui aggrapparsi gelosamente, ma svuotò se stesso, prendendo forma di servo, divenendo simile agli uomini;" Lettera ai Filippesi 2:3-7
Come perdiamo o siamo affamati e assetati? Nel mondo fisico, quando siamo malati, per esempio. Nel mondo spirituale non è diverso, che si tratti di malattie derivanti dal peccato, di ferite non rimarginate o di stanchezza. Giustizia (Rm3.21) affronta sia il concetto di giustizia da un punto di vista personale sia le relazioni giuste tra le persone.
Puro. Quando il nostro mondo interiore sta bene, vediamo Dio nel mondo esterno. La visione spirituale dipende dal nostro carattere. La purezza apre la porta alla presenza del santo e ci permette di vedere il santo. Se vogliamo mantenere la nostra intimità con Dio, dobbiamo rifiutarci di fare certe cose o anche solo di pensarci. Alcune cose che potrebbero essere accettabili per gli altri non lo saranno per noi. Efesini 5:3-7.
Una diversa traduzione in italiano troviamo: "Beati quelli che fanno cordoglio..." Il cordoglio é uno stato di afflizione profonda scaturita da un lutto, una separazione o altri traumi di questa importanza. Nel cordoglio una persona mostra apertamente la propria sofferenza e le proprie fragilità e, a questa condizione, é legato il pianto, il lamento, la disperazione. Soffrono le persone del mondo così come soffre un figlio di Dio, ma con quale differenza? Un uomo o una donna che soffre così profondamente tanto da chiudersi in uno stato di cordoglio, mette in evidenza un elemento importante che tanto piace a Dio: un cuore rotto! Un cuore rotto é un terreno fertile per Dio! Una persona che non ha conosciuto il Signore e attraversa un'esperienza traumatica del genere, rischia di non metabolizzare il dolore. Ciò caratterizzerà l'animo della persona afflitta sfogando, poi dopo, in rabbia e ribellione. O addirittura andrà ad intaccare la capacità di relazionarsi con gli altri e di amare. Uno squilibrio generale che nutre un perenne malessere e scarsa autostima. Si può diventare cinici e con emozioni e sentimenti spenti. Ecco la conseguenza di un cuore rotto. Ma quindi Cristo ci chiama "beati" quando soffriamo tutto ciò? No. La beatitudine é nella CONSOLAZIONE. Avendo Dio con noi, non ci aspetteremo di certo una pacca sulla spalla sentendoci dire: "Oh figlio mio, stai sereno passerà". No. Nella consolazione c'è GUARIGIONE. Nella consolazione c'è LIBERAZIONE. Dio fascia un cuore rotto ad uno scopo ben preciso: l'ampliamento del Suo Regno! Un cuore rotto e guarito sa capire, parlare e consolare una persona che attraversa la medesima sofferenza! Così come ci parla Paolo nella seconda lettera ai Corinzi, capitolo 1: "Perciò se siamo afflitti, è per la vostra consolazione e salvezza; se siamo consolati, è per la vostra consolazione". Ecco come l'afflizione di un credente spicca tra le varie beatitudini dettate da Cristo ai Suoi discepoli. Trasformare un cuore rotto, a causa di un trauma subito, in una virtù straordinaria!
Beati i misericordiosi, perché a loro misericordia sarà fatta. --> Cos'è la misericordia? trattare una persona con maggiore compassione di quella che merita, risparmiandole la punizione che si merita. Sinonimi = pietoso, compassionevole, comprensivo, sensibile, benevolo... Matteo 18:21-35 Proviamo ad analizzare questa storia. abbiamo : --> un servo che era in debito con il re di bene 10.000 talenti. il re chiede a questo servo di pagare questo debito ma il debitori non aveva i mezzi per poter saldare il conto. il re comandò di far vendere tutto ciò che aveva (lui, moglie e figli) ma il servò lo supplicò di donargli ancora un po' di tempo. e cosa fa il re? mosso da compassione... cancellò il suo debito. Questo è ciò che accadde con il re e il servo. Ora questo portiamolo alla nostra vita, noi come servi e Dio come Re. noi non avevamo debiti con Dio? noi oggi siamo in grado di pagare i nostri debiti con Dio? Eppure Dio ha fatto esattamente come ha fatto questo Re, Lui ha cancellato i nostri debiti attraverso il sacrificio di Gesù .. quando è avvenuto questo? quando noi abbiamo chiesto a Dio di perdonare i nostri peccati, quando abbiamo capito quello che abbiamo fatto e che non potevamo mai ripagarli. ci siamo pentiti e abbiamo accettato Gesù come personale Salvatore? non è avvenuto nella nostra vita esattamente com'è avvenuto tra il Re e il servo? Dio ha mostrato la sua misericordia verso di noi e la riversa ogni giorno nella nostra vita. --> eppure accade una cosa.. questo servo, al quale erano stato perdonato un grande debito, non mostra misericordia che Lui stesso ha appena ricevuto. un conservo era un debito con lui di 100 denari (molto meno di quanto lui era in debito verso il re) eppure non mostra misericordia. pretende che in qualche modo questo debito venga pagato, ha fatto esattamente quello che aveva fatto lui. aveva chiesto più tempo affinché potesse provvedere a pagare il suo debito ma per Lui non ci fu misericordia, non ci fu tempo, non ci fu pietà. lo mise in prigione, e come avrebbe potuto pagare il suo debito dalla prigione? come poteva se non lavorava? gli altri conservi appena vedere ciò che aveva fato, andarono dal Re e gli dissero tutto. e come la prese il Re? non bene. il Re gli ha ricordato che gli aveva condonato il suo debito che era molto più alto e Lui non ha saputo perdonare un debito più basso? ecco la sua "punizione" ha dovuto ripagare tutto il suo debito. a volte questo può accadere nella nostra vita, non riusciamo a perdonare qualcuno, non riusciamo a essere misericordiosi, a essere comprensivo, generoso verso qualcuno. può succedere ma dobbiamo ricordarci che anche noi siamo debitori verso Dio ma Lui ha cancellato il nostro debito e così dobbiamo/ dovremmo fare noi verso gli altri. cancellare il suo debito nei nostri confronti. il verso 35 ci dice che se non mostriamo misericordia, se non perdoniamo nostro fratello, nostra sorella, un familiare o qualcuno che ci ha fatto un torto di vero cuore così farà il Padre nostro che è nei cieli. per concludere... noi umanatatene/ carnalmente parlando, riusciremo mai a fare questo da soli? assolutamente no! se noi andiamo a leggere in Galati 5:22 troviamo come un frutto dello Spirito la benevolenza che è un sinonimo di misericordia. questo ci incoraggia a ricercare i frutti dello Spirito affinché noi possiamo mostrare agli altri, nel mio caso, la misericordia che noi stessi abbiamo ricevuto dal nostro Signor Gesù. luca 6:36 dice :" siate misericordiosi come è misericordiosi anche il Padre vostro"
"Beati i mansueti perché erediteranno la terra" Le parole di Gesù sono così importanti che vale la pena approfondire. La parola che in italiano traduciamo con -mansuetudine- , nel testo delle beatitudini, è in greco "Praus" la cui traduzione è mansueto o mite, specificamente di implicita umiltà. Questo dettaglio è fondamentale perché ben diverso, per esempio, da ciò che troviamo scritto in Filippesi 4:5 : "la vostra mansuetudine sia nota a tutti gli uomini". Testo nel quale la parola tradotta con -mansuetudine- è "Epieikes" piu precisamente da intendersi come gentile e implicitamente lieve (niente a che vedere con l'umiltà). Dunque la parola mansuetudine nei testi originali a volte riserva qualche nozione più specifica che ci aiuta a capire il vero significato. Tornando alle beatitudini, questa differenza sopracitata, rafforza il concetto che nel Sermone Sul Monte, Gesù, si sta riferendo ad una mansuetudine legata ad umiltà. È sempre interessante poter dare uno sguardo All'antico Testamento e meditare il significato nell'intero contesto biblico, ricordando a noi stessi che Gesù fa un largo uso di citazioni della Legge e questo non ci lascia dubbi sulla sua importanza. Esattamente con queste parole il Salmo 37:11 recita così: "Ma gli umili erediteranno la terra e godranno di una gran pace". Tracciando un profilo di cosa sia l'umiltà o di come viene intesa nell'Antico Testamento abbiamo esempi meravigliosi in: 1. Mosè, Numeri 12, dove quest'uomo di Dio si mostra umile pregando in favore dei suoi accusatori. 2. In Giobbe al cap 24 nel quale si dice che gli umili sono cacciati dalle loro strade e aspettano la giustizia di Dio. 3. Al Salmo 9:18 l'umile non è dimenticato per sempre e la speranza sua non resta delusa in eterno. 4. Salmo 10:17 il Signore esaudisce il desiderio degli umili, li fortifica. 5. Slamo 25:9 Gli umili sono guidati dal Signore alla giustizia e ad essi insegna la Sua via. Questa breve lista di passi scelti ci porta a considerare che proprio gli umili, ovvero quelli cacciati dalle strade, quelli che vedono l'empio prosperare e dunque quelli che non si fanno giustizia da soli ma attendono Dio, proprio loro, sono coloro che quando Gesù stabilirà la giustizia sulla terra con il suo regno, questi la erediteranno. Ecco che mansueti (i Praus) erediteranno la terra. COME POSSIAMO ESSERE MANSUETI? Gesù disse "imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore" (Matteo 11:29)qui...
Molto più importante del mantenimento della pace è creare la pace, gli operatori di pace mostrano come cooperare invece di competere. (ref.. Gio 14:27, Giacomo 3:17-18. 5.10 perseguitati. Infine, c'è una beatitudine anche per chi è perseguitati perché fedeli al Signore (vv.9,10). L'impegno per il Vangelo non ammette altra opzione. (cfr Mt 6,24). Non è possibile essere amici del mondo e, allo stesso tempo, piacere a Dio. Pertanto, la possibilità che il credente sia vessato a causa della sua fede è qualcosa di perfettamente prevedibile nell'economia divina. 5.11 Beati. voi, quando vi insulteranno e vi perseguiteranno e {, mentendo,} diranno contro di voi ogni sorta di male per causa mia. 12. Rallegratevi e giubilate, perché il vostro premio è grande nei cieli; poiché così hanno perseguitato i profeti che sono stati prima di voi.
Non avrei parole per ringraziare il buon Dio per questi momenti, che abbiamo vissuto a Roma, per conoscere meglio la chiesa primitiva tra noi, è stata per me una bella esperienza, perché ho potuto avere una prospettiva diversa da quella che abbiamo studiato e abbiamo visto le cose con un altro sguardo, e possiamo sentire il dolore e la sofferenza dei nostri fratelli che hanno sofferto per amore di Cristo, e sono sicuro che la nostra fede lascia lì più rinnovata e con più speranza che Gesù è sempre stato con la sua chiesa!
Ci tengo a precisare subito: non il classico e banale turismo! Sono italiano e, sinceramente, non avevo idea di quanto l'Italia, particolarmente Roma, la città eterna, é stata così importante per il Vangelo. Il nostro Tour "La Chiesa Primitiva fra di noi" ha previsto un turismo fuori dai luoghi comuni, quelli più frequentati. Con un ricco itinerario ben strutturato, alla scoperta delle orme primitive della chiesa nascente. Da un lato un arricchimento nella conoscenza, é sempre bello imparare cose nuove. Scoprendo un po' gli usi e i costumi dell'epoca, la politica e la storia in generale, possiamo studiare la Bibbia con un approccio diverso, ricordando che Gesù e gli apostoli hanno vissuto sotto il dominio romano. Oltre questa conoscenza, siamo stati meravigliati dall'apprendere che, oltre Paolo, anche Pietro, Luca, Giovanni, Marco, hanno trascorso del tempo a Roma. Visitando luoghi suggestivi come la prigione di paolo e il luogo della sua decapitazione, dove inoltre sono stati massacrati altre migliaia di cristiani. Passeggiando tra le varie abitazioni di Luca e Paolo dove sono stati scritti Atti degli Apostoli e gran parte delle epistole paoline. Insomma, sono davvero grato a Dio per quest'esperienza singolare. Non sono inoltre mancati momenti di preghiera e lettura della Parola, con vari devozionali. Consiglio ai credenti (ma anche non) di prendere in considerazione un tour di questo genere. Dio ci dona la Fede, e per questo crediamo in ciò che é scritto nella Sua Parola. Ma ci dona anche l'intelligenza, quindi scoprire e vedere con i propri occhi certi luoghi e storie, può solo alimentare la nostra Fede e consolidare la veridicità del Vangelo!
Camminare nelle strade, visitando i luoghi a Roma mentre ascoltavo la storia della chiesa primitiva mi ha incoraggiata ancora di più ad annunciare Gesù in ogni tempo. Ricordare che prima di noi hanno vissuto in questa terra uomini e donne che, fino all'ultima goccia di sangue, hanno lottato per difendere la Verità del Vangelo di Cristo e portata avanti nel tempo, attraverso la loro testimonianza e sofferenza. "Ora, come invocheranno colui nel quale non hanno creduto? E come crederanno in colui del quale non hanno sentito parlare? E come potranno sentirne parlare, se non c’è chi lo annunci? E come annunceranno se non sono mandati? Com’è scritto: "Ora, come invocheranno colui nel quale non hanno creduto? E come crederanno in colui del quale non hanno sentito parlare? E come potranno sentirne parlare, se non c’è chi lo annunci? E come annunceranno se non sono mandati? Com’è scritto:
Ringrazio il Signore per questa grande opportunità che mi ha dato affiancandoci in tutto il nostro tour il Pastore Esteban. Sono stati giorni meravigliosi che, oltre ad divertirmi e a camminare per chilometri tra le strade di Roma, mi hanno arricchito molto ascoltando la storia primitiva che mi ha portanto incoraggiamento. Proprio per questo motivo vi consiglio fortemente di partecipare a viaggi come questi!
In primo ringrazio il mio Signore per quest'esperienza, di come abbia guidato questo tour cristiano. Non avevo mai visitato Roma ed è una città che mi è entrata nel cuore, una città ricca d'arte e ricca di tanta storia. Percorrere la storia della chiesa primitiva e dei fratelli morti a causa della loro fede è un grande esempio per me. Mi ha incoraggiata a proseguire nel mio viaggio di fede, ricordandomi che non c'è cosa più bella di vivere la mia vita per Dio. Fedeltà, costanza e amore per Dio hanno portato avanti la chiesa primitiva ed quello che oggi deve vivere in ognuno di noi. Voglio incoraggiare quanti potranno fare questo viaggio, arricchirà molto la vostra vita.
Per me il viaggio ha avuto inizio alla partenza del treno, quando nel vagone abbiamo preso i nostri posti ed è iniziato un tempo insieme che sapevamo sarebbe durato fino al ritorno. In quella mattina avevo letto una frase nella Bibbia che mi è rimasta impressa nella mente: "Riconoscilo in tutte le tue vie, ed egli appianerà i tuoi sentieri." Proverbi 3:5-6 Mi chiedevo come avrei potuto, in tutte le mie vie, riconoscere Gesù ma anche nel dubbio dovevo provarci e mi chiesi cosa avrei consociuto di lui anche in questo viaggio. Così a Roma l'ho riaconosciuto! L'ho riconosciuto nell'amicizia del mio gruppo, l'ho riconosciuto nella storia di Paolo, di Giovanni e di altri uomini fedeli dei quali il pastore Esteban (eccezionale guida del tour) ci ha raccontato. L'ho riconosciuto in un momento emozionante, davanti Porta Latina, dove la storia del martirio di Giovanni ci ha ricondotti a meditare sull'essere discepoli di Gesù. L'ho riconosciuto nella bellezza delle persone di Roma, colori, risate, canti, vita...e altro. E così diversamente non potrei concludere ringraziando Gesù e ogni giorno poterlo riconoscere in tutte le mie vie.
23 Settembre culto dei giovani – Senza Confini
24 Settembre Culto di Missione – Senza Confini
23 e 24 di settembre, è stato segnato da 2 date importanti per la nostra comunità. Abbiamo avuto il piacere di ospitare:
“A colui che è fermo nei suoi sentimenti tu conservi la pace, la pace, perché in te confida.” Isaia 26:3
I giovani della nostra comunità sono stati coinvolti nella forte ondata di preghiera per i cristiani perseguitati nel mondo! Abbiamo pregato per il KENYA! Presente nella 𝘞𝘰𝘳𝘭𝘥 𝘞𝘢𝘵𝘤𝘩 𝘓𝘪𝘴𝘵 di Porte Aperte/Open Doors
I Giovani per un periodo hanno fatto il volantinaggio per la comune di Levata in Curtatone, il nostro materiale usato da vita reale ricchissimo di riflessione e parola di Dio, benedizione alla nostra gioventù.
Un negazionista, una donna d'affari, un ipocondriaco e un ragazzino vivono la stessa condizione ignorando un male dietro la porta. Tutto cambierà quando alla fine verrà data voce alla verità! "C'è un male che uccide e noi non ce lo aspettavamo"...
Reagire al sentimento di abbandono è una sfida e spesso può scoraggiarci. Ma in mezzo a questa brutta sensazione, sappi che Dio ti ha scelto! Come possiamo saperlo? Attraverso la sua Parola, la Bibbia.
Nella parola di Dio ci sono promesse preparate per la tua vita. Ci ha scelto prima che nascessimo e ci ha amati per primo. La prova di questo amore è stata concretizzata dal sacrificio di Gesù sulla croce.
Alza gli occhi e riconosci chi ti ha amato per primo, ascolta le parole di chi ti ha scelto per essere più che vincente!
Durante le nostre riunione, ognuno dei giovani hanno preparato un studio di riflessione per accompagnarci per tutta la vita, ci sono riflessione di incoraggiamento, rinnovo spirituale e di fede. Approfittasti a leggere qualche riflessione, credo che aiuterà nella tua giornata.
Dio ti benedica.